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Conduce Gaetano Pedone
(Ospiti: Michela Valenti, Italia - Metodi Pachev, Bulgaria - Jacub Kocì, Repubblica Ceca - Patricia Buedo Bonet, Spagna - Cassandra Pereira, Portogallo - Agata Mroczek, Polonia - Nikolett Sztakhò, Ungheria - Miroslav Hruby, Repubblica Ceca).

La Federazione Sociale Italiana per le Disabilità ha diffuso i propri principi e know how attraverso uno scambio giovanile volto a favorire la comprensione e la promozione dell'inclusione sociale, abbattendo omofobia, razzismo e disgregazione.
Dal 16 al 23 Maggio 2015 un gruppo di 35 giovani provenienti da 7 nazioni Europee (Italia, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna, Bulgaria e Ungheria) si è incontrato a Palermo per approfondire tematiche quali diversità culturali e razzismo, omofobia, immigrazione, disabilità e inclusione sociale attraverso un canale di comunicazione semplice, immediato e universale come l'Arte e la pittura. Ad incrementare l’efficacia progettuale, la volontà di coinvolgere tra i partecipanti anche giovani provenienti da contesti sociali problematici con scarse opportunità di educazione e giovani con disabilità, nell'intento di garantire quel senso di inclusione e integrazione anima e spirito dello scambio.
Tra le attività, role playing e workshop per approfondire i principi di inclusione e contrastare il radicamento di stereotipi negativi, attività di espressione artistica utilizzando pittura, oggetti di uso comune e tecnologia per analizzare e rappresentare l’inclusione sociale e per diffonderne i principi: infatti risultato principale progetto è stata la realizzazione di una mostra e la sua presentazione da parte dei partecipanti. Elemento trasversale all’intero progetto è stata l’integrazione tra culture diverse, favorita dalla realizzazione delle serate multiculturali e della cooperazione tra giovani provenienti da diverse nazioni europee.
E’ da sottolineare che alcune delle attività si sono svolte presso un bene immobile confiscato alla mafia, oggi sede dell’Associazione Uniamoci Onlus (una delle quattro organizzazioni che afferiscono a FEDERSID).
L’efficacia del progetto ed il coinvolgimento attivo dei partecipanti sono stati assicurati dall’impiego della peer education, ovvero l’apprendimento dal gruppo dei pari, il learning by doing ed il lavoro in piccoli gruppi che assicura il coinvolgimento attivo di ciascun partecipante attraverso il task division.
Gli stessi partecipanti hanno avuto un ruolo fondamentale nel processo di diffusione dei risultati progettuali, attraverso la realizzazione di una press-release, la co-conduzione di una puntata di web radio, la redazione di articoli di giornale.
FEDERSID (Ass. Uniamoci Onlus, CEIPES, HRYO, Porte Aperte).

 


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