LETTERA APERTA DI UNIAMOCI ONLUS

Gianluca (28 anni) affetto da tetraparesi spastica dalla nascita vive con (18 anni) suo fratello che si trova nella sua stessa identica situazione, ovvero anche lui con tetraparesi. Ai due ragazzi bada una zia molto anziana, 92 anni, che soffre di diversi malanni dovuti in gran parte all'età. Pertanto i due ragazzi sono costretti a pagare degli assistenti personali per svolgere tutte le attività quotidiane.
Andiamo al caso di Gianluca:
Gianluca al compimento della maggiore età si è sottoposto alla visita prescritta dalla legge al fine di ottenere il riconoscimento dell'invalidità ( e della relativa pensione e accompagnamento). A tale riconoscimento che doveva valere per tutta la vita di Gianluca è stata data una scadenza di 10 anni trascorsi i quali sarebbe stato necessario effettuare una nuova visita. Questa è stata fatta nel mese di Ottobre del 2009. Tuttavia Gianluca non riceve un euro dal mese di dicembre. L'INPS sostiene che la pratica in questione è stata passata alla Prefettura, l'ente deputato ai controlli. La prefettura dal canto suo ha un ufficio adibito a tali pratiche che risulta chiuso da mesi.

Andiamo al caso di Alessio:
Alessio prima del compimento della maggiore età riceveva un contributo di 300 euro. Al compimento dei 18 anni ha svolto anche lui la visita e anche lui è senza pensione; infatti non solo non ha le 700 euro previste dal riconoscimento dell'invalidità ma sono stati revocati i 300 precedenti.
La domanda che io come amico di queste due persone e come Presidente di Uniamoci Onlus mi pongo è la seguente:
come possono vivere queste due persone? Come possono mangiare?.