UN CONFLITTO INTERPRETATIVO TRA TAR: QUAL È LA NATURA DEL SERVIZIO TRASPORTO NEI CDD?
Un conflitto interpretativo tra TAR: qual è la natura del servizio trasporto nei CDD? La vicenda in questione ruota intorno a due ordinanze di differenti sezioni del TAR della Lombardia, in merito alla natura del servizio trasporto da espletare nell'ambito dei CDD(centri diurni per disabili) e della conseguente compartecipazione alla relativa spesa: Il TAR di Brescia aveva rigettato la richiesta di sospensiva del Protocollo d'Intesa stipulato dal Comune di Mediglia con famiglie e associazioni del terzo settore nella parte in cui limitava fortemente la compartecipazione alle spese sostenute per l'erogazione del servizio trasporto da e verso i suddetti centri diurni; nel presupposto giuridico che tale servizio sia accessorio rispetto a quelli offerti dai CDD: Questo senza entrare nel merito della questione: Con la sentenza di merito del 16 luglio 2010 il TAR di Milano ha invece ribaltato il contenuto della precedente ordinanza, stabilendo che il servizio trasporto sia strumentale rispetto agli altri servizi offerti dai CDD. Nello specifico nel calcolo del proprio ISEE va pertanto considerato non il reddito dell'intero nucleo familiare, bensì il solo reddito dell'assistito, considerando che, se quest'ultimo percepisce una pensione di invalidità o accompagnamento non dichiarabile ai fini IRPEF , questa non costituisce reddito. Viene così vanificata la pretesa del Comune di Mediglia di far pagare rette molto elevate per il trasporto non solo ai disabili, ma anche ai loro genitori.